In questa sezione
sono descritti singolarmente i Giochi di "OK", le diverse prove basate sui
prezzi che, inserite con cadenza diversa all'interno di ogni puntata (8 Giochi
nelle puntate di prima serata, 6 in quelle preserali), consentono ai
concorrenti di vincere uno o più premi o somme di denaro. Alcuni Giochi sono basati sui prezzi dei prodotti da supermercato (nel programma definiti "prodotti di drogheria"), le cui descrizioni costituivano fino ai primi anni Novanta un vero e proprio blocco di spot pubblicitari all'interno del programma, poiché ognuno di essi era descritto dalla Voce con marca, quantità, caratteristiche e slogan, e accompagnato da un'accurata immagine. In seguito, però, alle nuove disposizioni di legge in merito alla pubblicità in televisione, le descrizioni sono diventate più veloci e generiche, indicando solo il tipo di prodotto e la quantità, senza marca né slogan. Diversi Giochi prevedono l'utilizzo dei Carrellini, espositori mobili (portati davanti alle telecamere dalle Vallette fino a metà anni Novanta, poi già allestiti in studio) sui quali sono collocati oggetti da valutare o in premio, funzionali allo svolgimento delle prove. Da quando "OK" va in onda nella fascia preserale (a partire dalla stagione 1988/89), le vincite in gettoni d'oro previste in alcuni Giochi sono state dimezzate (5 milioni anziché 10), ripristinate poi del loro valore originario in occasione di speciali in onda in prima serata. Le scenografie originali dei Giochi, ideate dalla scenografa Egle Zanni (collaboratrice di Graziella Evangelista), sono spesso molto somiglianti, se non proprio identiche, a quelle dell'edizione americana del format. Nel corso delle edizioni si sono susseguite modifiche e adattamenti alle diverse scenografie dello studio: tra la fine degli anni '80 e primi anni '90 molti Giochi sono rifiniti nei dettagli o resi più funzionali, mentre nel corso del 1992 alcuni vengono riverniciati. Nel 1994, con Stefania Conti, molti Giochi cambiano i colori uniformandosi a quelli dello studio (con la prevalenza di toni caldi), mentre nel 1996, con il set di Alida Cappellini e Giovanni Licheri, i Giochi si arricchiscono di sfumature e forme che richiamano quelle dello studio. Infine, nel 1999 lo scenografo Enrico Dusi opera il rinnovamento più consistente, in seguito al quale tutti i Giochi (alcuni dei quali ricostruiti radicalmente) hanno colori eleganti in armonia con il nuovo set. |
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